Pasqua, la misericordia di Dio ha il volto di Gesù

«Lo svolgersi di questa veglia santa – ci ha annunciato lo splendido ed antico canto del Preconio – tutto abbraccia il mistero della nostra salvezza; nella rapida corsa di un’unica notte si avverano preannunzi e fatti profetici di vari millenni» (dal Preconio).

«Il Signore è in mezzo a noi sì o no?”» (Es 17,7). È questa la domanda provocatoria degli Israeliti nel momento più duro della traversata del deserto. A ben vedere però, essa è anche quella di noi donne e uomini spesso smarriti del terzo, sofisticato millennio.

Dio risponde, oggi come allora, coinvolgendosi di persona con la famiglia umana, “giocandosi” con la storia.

Lo testimonia la liturgia di questa Veglia Pasquale che è la più solenne dell’intero anno liturgico. In essa la Chiesa, nostra Madre, fa vivida memoria della lunga strada che Dio, dalla creazione del mondo, nelle diverse tappe della storia della salvezza, non cessa di percorrere con il suo popolo. Come abbiamo inteso lo fa nei suoi momenti più bui (la schiavitù in Egitto), in quelli di travaglio (la richiesta fatta ad Abramo di sacrificare il figlio della promessa), in quelli pieni di nostalgia e speranza (gli annunci dei profeti).

dall’Omelia del Card. Scola

Veglia Pasqua 2016